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Dick Fosbury & Buckminster Fuller – Cambiare è possibile!

“Non cambierai mai le cose combattendo la realtà esistente. Per cambiare qualcosa, costruisci un modello nuovo che renda la realtà obsoleta.”

Queste famosa frase di Buckminster Fuller descrive perfettamente l’approccio di Dick Fosbury alla disciplina del salto in alto. Nel 1968, alle Olimpiadi di Città del Messico, Fosbury introdusse una nuova tecnica di salto che avrebbe cambiato per sempre il modo di saltare in alto degli atleti.

Prima del 1968, la tecnica predominante nel salto in alto era quella del “roulè”. Gli atleti correvano verso l’asticella e poi, dopo aver superato la stessa, ruotavano il corpo per atterrare sul tappeto. Tuttavia, questa tecnica aveva dei limiti evidenti. Gli atleti non riuscivano a superare altezze elevate, perché dovevano alzare il proprio centro di gravità per superare l’asticella, perdendo quindi parte dell’energia accumulata nella corsa. Inoltre, il “roulè” richiedeva una notevole abilità tecnica, che non tutti gli atleti possedevano.

Dick Fosbury, un giovane studente dell’Idaho State University, non si sentiva a proprio agio con la tecnica del “roulè”. Invece di “lottare contro questa realtà esistente”, decise “di costruire un modello nuovo”.

Dopo aver provato varie tecniche, Fosbury ideò appunto un metodo innovativo e rivoluzionario che prevedeva di saltare con la schiena verso l’asticella, superando l’ostacolo con il proprio corpo in una posizione arcuata. In questo modo, l’atleta poteva mantenere il proprio centro di gravità molto più basso, conservando una maggiore quantità di energia cinetica. Inoltre, la tecnica di Fosbury richiedeva meno abilità tecnica rispetto al “roulè”, il che la rendeva accessibile a più atleti.

Non era solo più efficace, ma addirittura più semplice!

Ovviamente, la tecnica di salto di Fosbury incontrò inizialmente la resistenza degli allenatori e degli atleti tradizionalisti, che lo consideravano un “pazzo” che stava rovinando lo sport. Ma alla fine del 1960, Fosbury si presentò alle Olimpiadi di Città del Messico con la sua nuova tecnica.

Incredibilmente, Fosbury vinse la medaglia d’oro saltando 2,24 metri, un’altezza che nessun atleta aveva mai superato prima con la tecnica tradizionale.

Il salto in alto non sarebbe stato più lo stesso. La tecnica di Fosbury era diventata la “nuova realtà”, “rendendo obsoleta” la vecchia tecnica del “roulè”. Nel corso degli anni, molti atleti hanno adottato la tecnica di Fosbury, portando a nuovi record del mondo e a una maggiore competizione nell’atletica leggera.

E’ bastato solo girarsi dall’altra parte e vedere le cose in un modo diverso.

Basta poco per cambiare e rendere tutto molto più semplice.

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